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   MUSEO DELL'INDUSTRIA E DEL LAVORO "EUGENIO BATTISTI"
    Brescia

"Concorso internazionale di progettazione a procedura ristretta per il Museo del Lavoro e dell'Industria "Eugenio Battisti"

L’edificio che deve ospitare il nuovo Museo mostra tra i suoi caratteri il fatto di essere composto da una serie di spazi concatenati per successive aggiunte e variazioni. Le figure spaziali ricorrenti sono la sala ipostila, la galleria, la campata. Una delle strategie progettuali è stata quella di intrecciare, mescolare, incastrare i corpi rigidi esistenti (i telai in cemento armato) e quelli flessibili (i nuovi corpi, ad esempio della hall, della galleria, dell’auditorium).
Questo intreccio inevitabilmente evidenzia le parti conservate, quelle utilmente modificate, quelle demolite.
La concezione generale che emerge dai materiali di concorso, dagli studi della Fondazione Micheletti e dagli incontri in fase di concorso è quella del Museo-Archivio.
Questo significa che deve esistere un’equivalente importanza per la parte espositiva aperta al pubblico “generico”, e per questo pensata e progettata, e per la parte dove è contenuta la documentazione: biblioteca e mediateca, archivio documenti e deposito, parte che viene intesa come luogo dell’”esposizione” dei materiali e dei saperi al “pubblico specializzato”.
La Hall deve rappresentare il Portale del sistema museale nel territorio: oltre ad essere spazio di orientamento e centro fisico del museo all’interno dell’ex “Comparto Milano”, diventerebbe luogo della riconoscibilità della dimensione territoriale dell’industria bresciana e della sua storia e cultura. Il visitatore dovrebbe capire subito che questa è la “testa” del museo territoriale dove si trovano gli altri poli museali (Museo del ferro, Museo dell’energia idroelettrica, Museo dell’agricoltura moderna) ma anche tutti gli altri siti di interesse industriale che potrebbero entrare a far parte del circuito museale territoriale e che verrebbero qui messi a sistema.
In diretta connessione con la hall sono previsti tutti i sistemi di interfaccia con la rete museale, i luoghi censiti, attraverso terminali computer, videoproiezioni, database, carte geografiche, oltre a tutte le funzioni previste dal bando: bookshop, giftshop, caffetteria, accesso diretto all’auditorio, alle esposizioni temporanee e alla biblioteca.
La hall di entrata e il nuovo taglio nella copertura esistente introducono il visitatore nel Museo, accompagnandolo attraverso la Vetrina delle Innovazioni, i pannelli informativi, le sale lettura e di orientamento.
Vicino all’entrata, nella parte centrale della fabbrica, abbiamo collocato l’auditorium, la caffetteria e il bookshop, che permettono un uso del Museo piú ristretto in ore diverse da quelle della esposizione permanente.
Le attivitá espositive maggiori sono orientate verso la piazza in comune con il laminatoio per permettere un facile accesso per il carico e scarico degli oggetti del Museo in determinate ore del giorno.
Nella parte confinante con il cimitero, viene proposta la demolizione di due campate dell’edificio parallelamente al muro del cimitero.
Un corridoio funzionale accompagna il percorso museale e i visitatori attraverso i laboratori, le sale di lettura e le attivitá minori che usufruiscono della luce naturale del patio che si apre in corrispondenza del muro del cimitero.
Intendiamo cosí il percorso Museale come la sequenza di diversi possibili percorsi: percorsi per visitatori frettolosi, ma attratti da un evento particolare; percorsi per visitatori curiosi, che hanno il tempo necessario per visitare tutte le sezioni del museo; percorsi per visitatori interessati, che cercano qualcosa di specifico, a volte motivo di una visita di studio, a volte di una ricerca in corso. In questo caso l’introduzione del corridoio può permettere al visitatore di scegliere quale parte dell’esposizione visitare, seguendo un percorso piú personalizzato.

 

 

"Concorso internazionale di progettazione a procedura ristretta per il Museo del lavoro e dell'Industria "Eugenio Battisti"

L’edificio che deve ospitare il nuovo Museo mostra tra i suoi caratteri il fatto di essere composto da una serie di spazi concatenati per successive aggiunte e variazioni.

Le figure spaziali ricorrenti sono la sala ipostila, la galleria, la campata. Una delle strategie progettuali è stata quella di intrecciare, mescolare, incastrare i corpi rigidi esistenti (i telai in cemento armato) e quelli flessibili (i nuovi corpi, ad esempio della hall, della galleria, dell’auditorium).

Questo intreccio inevitabilmente evidenzia le parti conservate, quelle utilmente modificate, quelle demolite.

La concezione generale che emerge dai materiali di concorso, dagli studi della Fondazione Micheletti e dagli incontri in fase di concorso è quella del Museo-Archivio.

Questo significa che deve esistere un’equivalente importanza per la parte espositiva aperta al pubblico “generico”, e per questo pensata e progettata, e per la parte dove è contenuta la documentazione: biblioteca e mediateca, archivio documenti e deposito, parte che viene intesa come luogo dell’”esposizione” dei materiali e dei saperi al “pubblico specializzato”.

La Hall deve rappresentare il Portale del sistema museale nel territorio: oltre ad essere spazio di orientamento e centro fisico del museo all’interno dell’ex “Comparto Milano”, diventerebbe luogo della riconoscibilità della dimensione territoriale dell’industria bresciana e della sua storia e cultura. Il visitatore dovrebbe capire subito che questa è la “testa” del museo territoriale dove si trovano gli altri poli museali (Museo del ferro, Museo dell’energia idroelettrica, Museo dell’agricoltura moderna) ma anche tutti gli altri siti di interesse industriale che potrebbero entrare a far parte del circuito museale territoriale e che verrebbero qui messi a sistema.

In diretta connessione con la hall sono previsti tutti i sistemi di interfaccia con la rete museale, i luoghi censiti, attraverso terminali computer, videoproiezioni, database, carte geografiche, oltre a tutte le funzioni previste dal bando: bookshop, giftshop, caffetteria, accesso diretto all’auditorio, alle esposizioni temporanee e alla biblioteca.

La hall di entrata e il nuovo taglio nella copertura esistente introducono il visitatore nel Museo, accompagnandolo attraverso la Vetrina delle Innovazioni, i pannelli informativi, le sale lettura e di orientamento.

Vicino all’entrata, nella parte centrale della fabbrica, abbiamo collocato l’auditorium, la caffetteria e il bookshop, che permettono un uso del Museo piú ristretto in ore diverse da quelle della esposizione permanente.

Le attivitá espositive maggiori sono orientate verso la piazza in comune con il laminatoio per permettere un facile accesso per il carico e scarico degli oggetti del Museo in determinate ore del giorno.

Nella parte confinante con il cimitero, viene proposta la demolizione di due campate dell’edificio parallelamente al muro del cimitero.

Un corridoio funzionale accompagna il percorso museale e i visitatori attraverso i laboratori, le sale di lettura e le attivitá minori che usufruiscono della luce naturale del patio che si apre in corrispondenza del muro del cimitero.

Intendiamo cosí il percorso Museale come la sequenza di diversi possibili percorsi: percorsi per visitatori frettolosi, ma attratti da un evento particolare; percorsi per visitatori curiosi, che hanno il tempo necessario per visitare tutte le sezioni del museo; percorsi per visitatori interessati, che cercano qualcosa di specifico, a volte motivo di una visita di studio, a volte di una ricerca in corso. In questo caso l’introduzione del corridoio può permettere al visitatore di scegliere quale parte dell’esposizione visitare, seguendo un percorso piú personalizzato.

 

Progetto pubblicato in:

- Luca Gibello, Dalla fabbrica al museo. Museo dell’Industria e del lavoro a Brescia, “Il Giornale dell’architettura”, n.18, maggio 2004, p.15;

- Museo dell’Industria e del lavoro “Eugenio Battisti”, Brescia, “Area”, n.74, maggio-giugno 2004, p.195;

- Alessandro Massarente, Concatenazioni di spazi, “numero”, magazine dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Rovigo, luft aire aria air air, n.3, marzo 2013, p.2.

2° classificato su 10 invitati

CLIENT:
Comune di Brescia

PROJECT TEAM:
EMBT Miralles Tagliabue Arquitectes Associats (capogruppo)
Benedetta Tagliabue

Massarente Architettura
Donatella Basutto
Alessandro Massarente
Gianni Massarente

Studio Roberto Moscardi
Progetto impianti
Vito Saccarola 
Consulente Museografia
Luca Basso Peressut 
Consulente Archeologia industriale
Giovanni Luigi Fontana
Consulente Tecnologia
Piero Michieletto
Consulente Allestimenti
Stefano Gris 

Ugo Maria Lobba
Manuel Ramello
Corrado Ruaro
Andrea Sarno
Luigi Oliva
Michela Rota

 

PHASES:
2002-2003

SIZE:
 

BUDGET:
 

CONTRACTORS:


PHOTOS:


PUBLICATIONS:

- Luca Gibello, Dalla fabbrica al museo. Museo dell’Industria e del lavoro a Brescia, “Il Giornale dell’architettura”, n.18, maggio 2004, p.15;

- Museo dell’Industria e del lavoro “Eugenio Battisti”, Brescia, “Area”, n.74, maggio-giugno 2004, p.195;

- Alessandro Massarente, Concatenazioni di spazi, “numero”, magazine dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Rovigo, luft aire aria air air, n.3, marzo 2013, p.2.


AWARDS:
 

SITE:
Brescia

Massarente Architettura s.r.l.
Corso del Popolo 268
45100 - Rovigo
Rovigo - Italia
C.F. / P.Iva: 01237760291
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